APERITIVO D’AUTORE- MISERIA E NOBILTÀ con Michele Sinisi e Francesco Asselta

(di Ersilia Cacace)

VENERDI’ 24 OTTOBRE ORE 21,00 presso Fucina Domestica Piazza La Corte 2, 76123 Andria (Bari)

Che cosa sono miseria e nobiltà oggi? Proveranno a spiegarcelo Michele Sinisi e Francesco Asselta, ospiti di Fucina Domestica venerdì 24 ottobre alle 21 per il secondo appuntamento di “Aperitivo con autore”. L’incontro organizzato dall’associazione di promozione sociale sarà l’occasione per presentare “Miseria e Nobiltà”, il nuovo progetto teatrale in fase di allestimento di Sinisi e Asselta. A intervistare, provocare, punzecchiare gli autori ci penserà Silvio Maselli, assessore alle Culture e al Turismo del Comune di Bari.

Caro Francesco, leggo il tuo nome affiancato a quello di Michele Sinisi.

Questo è il secondo lavoro che facciamo insieme, dopo il Riccardo III, e in quell’occasione Michele era solo in scena dove, la storia, l’abbiamo raccontata con una scenografia spoglia, con un tavolaccio di alluminio per autopsie, e una serie di performance “fisiche” dell’attore. Il “Riccardo III” è stata l’occasione per andare alle radice del testo, non considerandone la sua “storia” teatrale né cinematografica, ma andando al fondo della sua malvagità (che distinguerei dalla “cattiveria”, perché ne rappresenta un’evoluzione qualitativa) e cercando attrito con i linguaggi più contemporanei come gli stencil usati nella street Arts (ne abbiamo usato uno, in particolare, per “giustiziare” Lady Anne). Adesso il percorso ci porta a lavorare su “Miseria e Nobiltà”, di Edoardo Scarpetta. Un testo davvero duro, in napoletano ottocentesco: nulla (o quasi) a vedere con il meraviglioso film di Mario Mattioli con Totò e Sofia Loren. Ma su questo, sinceramente, siamo ancora in una prima, caotica, fase. Però un’idea di fondo ce l’abbiamo.

Perché tra le opere di Scarpetta proprio “Miseria e Nobiltà”?

L’intenzione è di riportare, e lo dico umilmente, al centro del racconto il testo, per riportarlo nella sua struttura che è essenzialmente drammatica, rispetto alle riduzioni successive. Il nostro fine è mettere in evidenza il “gioco” sociale della vergogna. E’ una storia nella quale tutti vogliono essere (o sono costretti a essere) qualcos’altro, e non quello che sono realmente, e il pretesto che porta tutti fuori giri è una storia d’amore, quella tra il marchesino Eugenio e Gemma, la figlia del cuoco. La struttura, la parte più intima del racconto, a mio avviso ha un’enorme portata drammatica, ed è su questa traccia che vogliamo lavorare. Credo sia la strada più difficile da percorrere, e per questo ci piace molto.

Per saperne di più non resta che partecipare all’aperitivo con gli autori. La chiacchierata sarà accompagnata da un buon bicchiere di vino e dagli assaggi di Fucina. Appuntamento quindi venerdì 24 ottobre alle 21 nella sede dell’associazione in piazza La Corte n.2 ad Andria.

Il contributo sociale per la serata è 7 euro.

È possibile prenotare telefonando (349.0874108 | 339.7720063) oppure scrivendo a fucina.domestica@gmail.com.

La prenotazione è da considerarsi valida solo se si riceve una risposta di conferma.

Ersilia Cacace