IL DIAVOLO CON LE ZINNE

Di Leonardo Cassone

Di Leonardo Cassone

secondo appuntamento della rassegna organizzata dal Gruppo di Attività Teatrali “P.Mancini” di Fasano.

dIAVOLO.JPG

L’aria dell’opera buffa ha soffiato su Fasano, grazie ad una commedia complessa che sfocia spesso in farsa, dai molti riferimenti rinascimentali e dal testo brillante e fortemente attuale. Ambientata in un’epoca dove gli incendi erano appiccati in luoghi come ospedali, chiese o lazzaretti per essere immediatamente sostituiti da ben più proficui edifici: banche, palazzi signorili e cattedrali. Tra le quattro mura dei quali regnava la corruzione e la speculazione. Il 17 gennaio, sul palco del teatro Sociale, è andata in scena la seconda proposta della rassegna “Psiche e Manie”, approntata dal Gruppo di Attività Teatrali “P.Mancini” in collaborazione con il direttore artistico del Teatro Forma di Bari, il fasanese Michelangelo Busco. Adattamento dal testo di Dario Fo, “Il diavolo con le zinne”, è stato portato in scena dalla compagnia “Il Carretto Teatro” e diretto da Francesco Tammacco, che ne ha conservato intatto lo spirito grottesco e assurdo, le gestualità tipiche delle maschere dell’antico teatro all’italiana. Punti di forza della commedia sono stati i continui rimandi tra gli attori e il pubblico che diventa così parte integrante dello spettacolo, in una sorta di “teatro nel teatro”, che come recita la protagonista: «Non è come un libro dove puoi tornare indietro e rileggere la pagina, il teatro è come la vita: quel che è fatto è fatto, e non si torna più indietro». E là dove l’istrionico premio Nobel si sbizzarriva con il suo linguaggio inventato, il gramme-lot, qui la regia di Tammacco ha dato sfogo al suo dialetto molfettese, paese di origine dell’intera compagnia. Ne è risultato un lavoro gradevole anche se qualche lungaggine ne ha rallentato la godibilità. Particolarmente riusciti i personaggi di Pizzocca, la pettegola serva-perpetua dell’apparente incorruttibile giudice Alfonso De Tristano, e i due divertenti diavoli tentatori. La compagnia era formata da: Pantaleo Annese, Claudia Castriotta, Francesco Consiglio, Nicola Gadaleta, Alessandra Minervini, Leonardo Mezzina, Alessandra Patimo, Gianni Ragno, Vincenzo Raguseo, Daniela Rubini e Giovanna Spadavecchia

Dino Cassone