JAZZISTI- VINCENZO MAUROGIOVANNI

di Ersilia Cacace

L’orecchio assoluto, o orecchio perfetto, è la capacità di riconoscere una nota senza alcun tono di riferimento. Facciamo un esempio, qualcuno suona una nota su un pianoforte e senza avere altri riferimenti, chi ascolta è in grado di determinare istantaneamente di che nota si tratti. Come avrete inteso da questa breve disquisizione su una indiscussa dote musicale, ci stiamo riferendo proprio a un musicista che, riguardo l’orecchio assoluto partendo dalla sua esperienza personale ha scritto un libro “Metodo intensivo di Ear Training” per l’allenamento dell’orecchio che è stato approvato dall’università. Un musicista barese di grande talento, Vincenzo Maurogiovanni, che si è posto all’attenzione del panorama musicale internazionale, con la vittoria nel concorso “Euro Bass Day 2007” tenutosi a Verona, conseguendo il primo premio quale miglior bassista europeo emergente. Vincitore del primo premio nel concorso internazionale “Bass master”, edizione 2010 a Zagabria, Croazia. Docente presso la UWS University, sede Mast Bari. Vanta collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali.

Vincenzo Maurogiovanni, puoi dirci di più sulle tue collaborazioni?

“Gli ascolti differenziati e le collaborazioni eterogenee sono la mia linfa vitale. Uno degli aspetti per me più entusiasmanti del fare musica è l’utilizzare stili, dinamiche e vocabolari differenti a seconda del contesto artistico in cui opero, mantenendo intatta la mia identità. Amo le ballad, gli uptempo, la Classica, la fusion, la musica da film, il Brasile, il funk, le venature rock e prog, la drum and bass, e sono grato a tutti gli artisti che arricchiscono costantemente il mio bagaglio. Una sorta di tavolozza virtuale, che prescinde da periodo storico e latitudine, colori da utilizzare e miscelare opportunamente. Fondere e miscelare le alchimie sonore è per me il banco di prova dell’intelligenza musicale e gusto grandangolare.”

Ho trovato molto interessante il tuo libro “Metodo intensivo di Ear Training” , allenare l’orecchio quindi è possibile e può migliorare le performance di un musicista ?  

Certo, è possibile allenare l’orecchio attraverso una serie di esercizi finalizzati al potenziamento della percezione dell’altezza dei suoni. Innanzitutto è opportuno operare una distinzione tra orecchio relativo e orecchio assoluto. Per orecchio relativo intendiamo la capacità di percepire e riconoscere le note, Prendendo come punto di riferimento una nota fissa, mentre l’orecchio assoluto prescinde da tale punto di riferimento. Possedendo l’orecchio assoluto, ho elaborato una metodologia che attraverso un’operazione di sintonizzazione della mente sull’altezza delle note, porta a riconoscere gradualmente l’altezza dei suoni indipendentemente da un punto di riferimento. Chiaramente tutto ciò dipende dalla capacità del singolo, i risultati variano da persona a persona, fermo restando che il mio metodo a seguito di test universitario è risultato essere efficace ed è stato ufficialmente validato. Un’idea musicale deve partire dalla mente anziché dalle mani, quindi il concepire un’idea musicale di senso compiuto prima di mettere le mani sullo strumento è necessario al fine di evitare una serie di gestualità preconfezionate, di qui il vantaggio dell’allenamento dell’orecchio che consente appunto di accorciare la distanza tra un’idea musicale e la sua realizzazione.

Puoi darci un’anticipazione sui tuoi progetti futuri?

I progetti in corso sono davvero tanti. Sono una persona musicalmente molto aperta e poliedrica, quindi non riesco a concepire la mia attività in maniera monocromatica. È in corso la realizzazione dell’album della formazione “Kaleido Sea”, in compagnia dei miei cari amici Vito Ottolino e Cesare Pastanella, un album di composizioni originali a firma mia e di Vito, una fusione di sonorità Mediterranee accomunate dal gusto per l’improvvisazione di stampo jazzistico e senso melodico europeo. Siamo già operativi con dei concerti di anteprima. È in fase di scrittura il secondo capitolo dell’album in compagnia del mio amico Pierluigi Balducci, “Cinema, vol. 2”, un’opera dedicata alle Colonne sonore, che questa volta prevedrà anche l’utilizzo della sonorità del quartetto d’archi in due brani. Un altro album Sarà pubblicato nel 2018, sul quale non posso ancora rivelare i dettagli, ma sarà una grande sorpresa per il nuovo anno, un quartetto davvero speciale. Porto in giro un mio spettacolo in basso solista, durante il quale eseguo miei brani, colonne sonore e composizioni di varia estrazione stilistica. Con la mia formazione “Cercle Magique”, con i miei amici e colleghi Nando di Modugno e Gianlivio Liberti portiamo in giro il nostro album, e stiamo pensando per l’anno prossimo di realizzare il secondo capitolo della nostra collaborazione. Didatticamente parlando, continuo a svolgere la mia attività di docente di basso elettrico, era training e tecnica di improvvisazione attraverso lezioni su sede fissa e masterclass itineranti. Chiaramente non escludo la possibilità di nuove collaborazioni, dato che è mia prerogativa essere molto curioso nei confronti di nuove influenze.

Per chi fosse interessato a collaborazioni, didattica e metodo, e acquistare il libro “Metodo intensivo di Ear Training” può contattare direttamente Vincenzo Maurogiovanni a questa e- mail:   vizmaurogiovanni@alice.it

Per chi volesse vedere i suoi video: https://www.youtube.com/user/viz76Pagina FB: https://www.facebook.com/vizmaurogiovanni

Ersilia Cacace