PALERMO – BARI: I galletti sono ancora polli…

di Francesco Monteleone

di Francesco Monteleone

Il Palermo avrà ottime possibilità di retrocedere nel prossimo campionato di serie A se rimane così combinato; il Bari, piena di uomini che sfruttano l’esperienza e il mestiere, in realtà non dà di niente. La notte di venerdì 12 agosto 2016 se ne andato il terzo turno preliminare Coppa Italia, dandoci qualche scolorita indicazione in più.

 I rosanero (beati loro) giocheranno sul terreno verde curato dai migliori giardinieri d’Italia, il ‘Barbera’ ha un buon pubblico, il nuovo direttore sportivo è un perfetto yes man di Zamparini…ma con quei giocatori non si va da nessuna parte, l’allenatore Ballardini lo sa bene: Aleesami ha buona tecnica e tanta volontà, Bentivegna è carico di fantasia,Morganella ha tecnica e resistenza ecc., ma non c’è molto di più di un livello generale medio basso. I due titolari che si faranno valere sono il giovane portiere Posavec e il maturoGazzi che sa ancora ricucire tutti gli strappi di centrocampo con modestia e costanza. Forse questa è la squadra più debole attrezzata dal presidente friulano nei suoi 12 anni.

Il Bari dopo 40 minuti non aveva ancora tirato un tiro in porta; in verità aveva bloccato tutti gli attacchi del Palermo e la stessa impresa è riuscita anche nel secondo tempo, ma in serie B, per salire con certezza, bisogna subire massimo 25 goal e farne 70. “Con una buona difesa non si perde, con un buon attacco di vince” direbbe un saggio maestro di ovvietà.

La cosa più divertente di questa sfida pallosa sono stati i commenti tecnici di Mario Somma, del tutto incomprensibili dal punto di vista linguistico e discutibili dal punto di vista concettuale, dato che l’ottimo Mario quando riceve l’incarico ufficiale di allenatore fa indimenticabili naufragi come il capitano Schettini.

Invece mister Stellone appare carismatico e, visibilmente, si sta impegnando a sfruttare tutte le capacità dei suoi giocatori, facendo prove tattiche che però sono ancora insufficienti. I biancorossi non riescono a crossare decentemente per Maniero, non hanno cecchini da fuori area, né specialisti di calci piazzati, non si vedono campioni capaci di dribbling sfavillanti e Martinho che dicono brasiliano sembra un anconetano (però ha inventato un corridoio da 9 in pagella).

La sorpresa più positiva offerta dalla RAI 3 è stato il presidente Giancaspro che sta dando grandi dimostrazioni di morale utilitaristica, facendo buone azioni che procurano la massima felicità per il maggior numero di persone. Giancaspro finora non ha commesso l’errore marchiano dei suoi predecessori che appena avevano qualcosa di buono nelle mani se la vendevano. I veri vincenti provano e riprovano, conservando gelosamente le migliori risorse. Finiamola qui con la prima incazzatura della stagione. Il neo-acquisto del Bari Cassani, definito ‘giocatore esperto’, si è fatto espellere da dilettante.

Il nostro ferragosto è stato rovinato, perché avere un goal al 121 esimo è la prima verità rivelata della nuova stagione: i galletti sono ancora polli.

Francesco Monteleone