PAPA, MAMMA E FIGLI

di Nicola Di Ceglie

di Nicola Di Ceglie

Care compagni e care compagne,

perché Dio non ha creato un mondo migliore? Spesso ci facciamo questa domanda senza risposta e rimaniamo delusi dal fatto che l’Onnipotente lascia che accadano nel mondo molte ingiustizie. Ma da un po’ di tempo il suo primo ministro a Roma, papa Bergoglio, sta rivitalizzando la fede in milioni di persone. Bergoglio non è onnisciente come Dio, però è saggio, in terra è molto più saggio di Dio stesso, che non interviene mai negli affari umani. (Può essere che la saggezza infinita sia una cosa differente dalla conoscenza infinita).Io ho conosciuto, dalla mia nascita a oggi, 5 papi. Facendo una indagine in rete ho scoperto che i papi sono 266 (e non dite che lo sapevate!) Ebbene ho l’impressione che questo sarà il papa più riformatore di tutta la storia di Santa Romana Chiesa: ormai i suoi interventi chiari, duri, inflessibili, radicali contro la ricchezza, contro le false moralità, contro la violenza imperialistica, contro le economie dello sfruttamento e del profitto ecc. sono quotidiane. Io non sono uno storico della chiesa, ma per quel poco che ho letto e studiato, mi vado convincendo che se Bergoglio vivrà a lungo (e glielo auguro con tutto il cuore) rivolterà la chiesa cattolica come un guanto e il suo cristianesimo recupererà molti valori perduti del Nuovo Testamento.Quando papa Francesco parla dei problemi reali lo fa senza dare spiegazioni teologiche astratte del tipo: perché dio permette il male nel mondo, come si comportano i demoni, perché l’uomo con il libero arbitro danneggia i propri simili…Questo papa parla come Giuseppe di Vittorio, Bruno Trentin, Susanna Camusso (e non ditemi che sono un eretico). A fine ottobre, nell’udienza all’Unione cristiana imprenditori dirigenti, papa Francesco ha detto cose rivoluzionarie: “È necessario orientare l’attività economica in senso evangelico, cioè al servizio della persona e del bene comune» «I dipendenti sono la risorsa più preziosa di un’impresa». Gli imprenditori devono “creare buone opportunità di lavoro, tutelare i posti di lavoro”Se chiudete gli occhi sentirete il discorso di un sindacalista, non una lezione di teologia.Da 1 a 10, l’intervento in favore delle donne incinte mi è piaciuto 10; il santo padre ha ricordato agli imprenditori che la donna ha un doppio diritto (non una falsa pretesa): il diritto di lavorare e il diritto della maternità. Quindi la donna va custodita e difesa. Invece capita la stragrande maggioranza delle volte che se una giovane donna dichiara sul posto di lavoro di essere incinta ha in dono il licenziamento. Avere dei figli e riuscire a crescerli dà consistenza e valore alla propria vita e alla propria patria. Tutti sono d’accordo sul principio generale, ma i fatti dimostrano il contrario. Io non so quanti degli imprenditori che hanno partecipato all’udienza del papa, che si sono fatti la foto-ricordo con questo grandissimo uomo e la metteranno incorniciata in direzione, hanno capito bene il suo messaggio. Se gli imprenditori privati e i manager di stato che vanno a messa la domenica si comportassero ‘cristianamente’ noi vivremmo nel migliori dei mondi. Forza, papa Francesco: quando difendi i diritti degli sfruttati e in questo caso delle giovani donne che vogliono lavorare e diventare mamme tutta la CGIL è con te.

Nicola Di Ceglie