POLIGNANO DA LEGGERE

di Isabella Bottalico

Se durante l’estate volete miscere utile dulci, come scriveva Orazio, dovete assolutamente impostare il vostro navigatore in direzione Polignano a Mare (BA). Questo romantico borgo a strapiombo sul mare ha ospitato dal 4 al 7 Luglio, anche questa volta con grande successo, per la sua XVII edizione il festival de Il libro possibile. Un festival dedicato al libro, in cui il libro diventa il protagonista indiscusso e in cui ogni lettore ha la possibilità di venire a contatto con lo scrittore, assistendo alla presentazione delle diverse opere in uscita nelle piazzette del centro storico (Piazza Aldo Moro, Piazza San Benedetto, Piazza dell’Orologio, Via Mulini, Vico porto Raguseo, Balconata Santa Candida).

Il festival promuove la lettura e ospita vari generi: dai romanzi di intrattenimento (Incontri quasi per caso – Chiara Pellicoro De Candia…) ai saggi di politica e attualità (Un paese senza leader – Luciano fontana; Nuovo governo: limiti è virtù – Sabino Cassese) , dai manuali universitari (Manuale di Scienza delle Finanze, diritto finanziario e contabilità pubblica – Antonio Felice Uricchio, Vitorocco Peragine e Mario Aulenta; Neuroscienze e scienze umane – Michele Indellicato…) alla poesia. L’evento accoglie opere premiate di scrittori e personaggi conosciuti ma anche opere di autori locali o emergenti ed è per questi che diventa un’importante vetrina. In primis, però, risulta essere un contenitore di informazioni e un’occasione per sensibilizzare il lettore a certe tematiche sociali, talvolta, trascurate.

Lo scorso 6 Luglio alle ore 20:00 in Via Mulini hanno discusso della loro opera i magistrati Gianni Bianco e Giuseppe Gatti coordinanti dal professore Francesco Minervini. Questa stessa Via aveva ospitato, durante la XVI edizione del festival, Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato che a Cinisi aveva voluto denunciare i reati della mafia e l’omertà dei suoi compaesani. Di tutto ciò si era discusso l’anno scorso partendo dal libro di Impastato Oltre i cento passi. E in un continuum forse casuale o forse studiato, questo Venerdì i due magistrati hanno cercato di spiegare quanto sia importante la lotta contro l’indifferenza e l’omertà. Spiega Gatti che la mafia non è una cosa lontana da noi, è sbagliato percepirla come qualcosa che riguarda solo la Sicilia, la Calabria o la Campania…la mafia è anche vicina. La mafia è a Foggia. E si infiltra ovunque. Una mafia, spiega il magistrato, che funziona grazie a un binomio vincente: unisce sapientemente modernità e tradizione come il familismo mafioso tipico della ‘ndrangheta calabrese. Una mafia quella foggiana che non si nutre di affiliazioni perché mafia e famiglia coincidono. La mafia nasce in casa e fagocita una società di spaventati omertosi. È questa la vittoria della malavita foggiana: la paura della gente che la vive come se fosse un ‹‹male necessario››. È una mafia di corruzione e di affari e non più delle armi come quella di Cosa nostra. Queste le considerazioni di Gatti che dal 2007 ha contato insieme ad altri più di 300 delitti d’onore non risolti. Da qui i due magistrati prendono le mosse per spiegare il titolo del loro libro Alle mafie diciamo Noi. Quel Noi, quella vocale finale in minuscolo è la chiave. La chiave per arginare il fenomeno mafioso e per abbattere una pericolosa ‹‹omertà generalizzata e assoluta››. La scuola è il primo luogo utile a sensibilizzare i giovani che possono ancora essere educati a non avere paura. Perché la paura è la prima alleata di mafia e terrorismo.

Ma ora salutiamo i due magistrati e avviciniamoci nei pressi della piazza principale dove a grande sorpresa assistiamo nella stessa data all’inaugurazione de Il Libro possibile café che lascia lo scorso Novembre il suggestivo castello di Conversano per giungere a Polignano. Dunque, un motivo in più per visitare Polignano e i suoi splendidi dintorni pugliesi!

Ogni anno a Polignano il festival de Il Libro possibile dove il lettore immerso in questi spazi che si tingono dei bellissimi colori del mare (è, infatti, il blu il colore dominante del festival del 2018) e profumano di salsedine mista al caratteristico odore che emanano i libri quando vengono sfogliati per la prima volta, resterà incantato e tornerà a casa con una sacca piena di libri (acquistabili ai banchetti allestiti dai giovani e appassionati volontari) e con la voglia di informarsi (si spera!). Un festival suggestivo e ricco di incontri per ricordarci quanto sia importante che l’informazione e il libro siano sempre possibili!

Slc Cgil Puglia