Comunicato SLC CGIL PUGLIA su Fondazione Paolo Grassi

Denuncia SLC Puglia su Fondazione Paolo Grassi: maestranze sottopagate e artisti del territorio fuori dai cartelloni. La Regione sovvenziona e non vede risultato investimento

 

Nel panorama delle fondazioni e dei teatri di tradizione esiste anche la Fondazione Paolo Grassi di Festival della Valle D’Itria internazionale, di prestigio e lustro della nostra regione e di Martina Franca che ne è la città che la ospita. Promuove opere Liriche che spesso sono fuori dai cartelloni delle rappresentazioni o addirittura mai eseguite o portate in scena nel palazzo Ducale, sede storica del Festival. Opere che prevedono un impiego di forze e masse artistiche quali orchestra, coro, e danzatori o mimi, utili insieme alle maestranze tecniche alla messa in scena.

Il Festival oltre a essere sostenuto dal FUS – Fondo unico dello spettacolo, ha fondi dalla Regione Puglia in modo sostanzioso e continuativo.

Ora va chiarito un punto fondamentale: su maestranze, orchestre e i cori non si ha notizia del tipo di contratto che viene proposto, ma soprattutto i corpi di ballo e i danzatori, mimi e le comparse, sono scritturate con contratti che non rispettano il contratto nazionale e non rispecchiano le figure professionali che vengono impiegate. Ancora più grave l’utilizzo di artisti provenienti da altre regioni a discapito delle forze locali, spesso discriminate e contrattualizzate a costi non bassissimi, a parità di curriculum.

Noi ci chiediamo fino a quando si continuerà a favorire rapporti clientelari e non rispettare a pari merito il lavoro degli artisti del territorio pugliese, come se si dovesse pagare lo scotto di essere nati in questa regione, che sovvenziona e non vede il risultato dei soldi investiti.

 

Nicola Di Ceglie

Segretario generale Slc Cgil Puglia

Slc Cgil Puglia