Birdman

di Francesco Monteleone

di Francesco Monteleone

Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, commedia, USA 2014.

Dicono che il regista messicano Inarritu abbia voluto criticare aspramente gli attori e il mondo dello spettacolo di Broadway. Come se gli attori fossero persone diverse da altri esseri umani! Gli attori sono imitatori con una bella presenza, una buona voce e un’ottima memoria. Sono professionisti dello show, del divertimento, non hanno capacità profetiche o filosofiche, spesso sono ignoranti e spessissimo esibiscono un narcisismo nauseante. Quindi, anch’essi sono fragili, invidiosi, insicuri, avidi, egoisti, bugiardi, violenti e altrettanto incapaci di gestire i rapporti familiari o sentimentali come noi che li ammiriamo sulla scena.
Perciò Riggan Thomson (interpretato Michael Keaton) è un perfetto esemplare di attore universale e noi vi stra-consigliamo questo film che merita premi a iosa per il soggetto, per la straordinaria bravura del cast e per l’abilità di Inarritu che fa film d’oro, uno dietro l’altro.
La location è un teatro di Broadway dove una ex celebrità cinematografica di Hollywood vuol dimostrare a se stesso e al pubblico di saper recitare sul palcoscenico, come i grandi artisti.
Quel che accade durante l’allestimento dello spettacolo alla fine sarà più affascinante dello spettacolo stesso. Le viscere del teatro, cioè i camerini, le quinte, i corridoi, le uscite di sicurezza sono una scena aperta, sulla quale la vita si presenta nel suo penitenziale dolore.
L’interpretazione di Emma Stone (La figlia ribelle Sam) è perfetta, Edward Norton assorbe le emozioni più profonde del suo personaggio e le rigetta con la maestria di De Niro, Newman e simili. Michael Keaton più bravo di così non lo sarà mai più. Gli daranno l’Oscar. Dicevamo della regia del genio messicano: rare volte le sue inquadrature sono prevedibili. La camera, sempre in movimento, è la protesi di un voyeur che guarda dappertutto, le cose importanti e le meno importanti, per trasformarle in racconto. Gli spettatori che amano i divi facciano il biglietto di Birdman e imparino a comprendere per davvero cosa essi sono, tolte le maschere. Infine, per una volta, diamo grande consenso anche ai critici teatrali, quelli bravi, che generalmente sono odiatissimi dal pubblico e dai professionisti del palcoscenico. In questo film la temutissima penna del New York Times sarà l’unica vera depositaria della verità. E darà lei le vere ali all’uomo-uccello. Un consiglio: non guardate il trailer, non leggete recensioni per questo capolavoro. Entrate e seguite con attenzione tutta la vicenda. Da questo film si apprende l’essenza della drammaturgia.
“L’ attore è un tizio che se non parli di lui, non ascolta” diceva Marlon Brando. Effettivamente moltissimi attori sono antipatici, quando non lavorano. Ma a vederli interpretare questi copioni si rimane a bocca aperta.

Francesco Monteleone