“Le tout noveau testament” di Jaco Van Dormael

di Carmela Moretti

di Carmela Moretti

Sottotitolo: Dieu existe, il habite à Bruxelles. Con Benoît Poelvoorde, Yolande Moreau, Catherine Deneuve

288526Immaginate di ricevere sul cellulare un messaggio con la data della vostra morte, proprio mentre vi apprestate a vivere una giornata come tante. Che cosa accadrebbe a quel punto? Che cosa fareste, sapendo di morire nel giro di poche ore o qualche anno? Probabilmente, comincereste a liberarvi degli affanni e a vivere tutto con più intensità, sintonizzando il ritmo del vostro cuore con quello del mondo.
Questa è l’idea che sorregge “Le tout noveau testament”, l’ultima esilarante commedia del belga Jaco Van Dormael, che mette insieme alcuni tra i migliori comici belgi: Yolande Moreau, François Damiens e la piccola Pili Groyne.
Non so dirvi se e quando il film arriverà in Italia, ma nei paesi francofoni si è già imposto all’attenzione pubblica e ai botteghini tiene testa a titoli come “Hotel Transilvania 2” e “Everest”. Io l’ho visto sabato 10 ottobre, nel raffinatissimo Cinema Sauvenière di Liege.
Van Dormael porta in scena Dio, presentandolo come un farabutto e ubriacone, che vive a Bruxelles accanto a una moglie rincretinita. Ma -udite udite!- L’Altissimo ha anche una figlia di 11 anni ed è proprio quest’ultima, la piccola e sconosciuta sorella di Gesù, a dare una lezione al genitore dispotico: invia a tutti gli uomini del mondo un messaggio con il giorno della loro morte, cosicché tutti cominciano a vivere al meglio il tempo che resta. Poi, accompagnata da un vecchio barbone, incontra alcuni personaggi e scrive il nuovissimo testamento  (già, perché ogni uomo sulla Terra avrebbe materiale a sufficienza per redigere il proprio Vangelo).
Frattanto, sullo sfondo, Dio si becca un bel po’ di mazzate dai teppisti, dalla polizia e persino da un prete.
7GUzXta7ExAMYeCXznnbQYnjOyASebbene l’idea del film non sia del tutto originale, la storia ha uno sviluppo piacevole e fa sorridere di gusto (io, per la verità, non ho capito proprio tutto e spesso restavo seria, ma i belgi in sala si scompisciavano). Buona la resa registica e ottima l’interpretazione degli attori, tra cui spicca Yolande Moreau nel suo delicatissimo ruolo.
Peccato non potervi dire qual è il destino di questo Dio di Van Dormael! Il finale è davvero divertente, ma vi tocca aspettare l’uscita nelle sale italiane o fare uno sforzo di immaginazione.

Carmela Moretti