Meraviglie D’ENTROTERRA, l’Irpinia, narrata in un corto, da due giovanissimi autori

 

di Ersilia Cacace

di Ersilia Cacace

In questi giorni, sono terminate le riprese del corto cinematografico “Meraviglie D’ENTROTERRA”, ambientato a Montemarano, che narra, storia e tradizioni dell’Irpinia, una vicenda che, ci catapulta in un mondo fatto di gente semplice e ricca di cuore. A raccogliere questa “eredità” e trasporla su pellicola, un regista e un produttore che, addizionando le loro età, non raggiungono i cinquant’anni di vita. Difatti, il regista, Dante Spiniello, di anni ne ha venti, lo sceneggiatore e produttore, Agostino Catarinella, ventidue. Un progetto, nato, da una passione condivisa da entrambi, per il cinema d’autore.

Dante Spiniello 2Scopriamo, adesso, chi sono gli autori. Dante Spiniello, regista del corto, è stato il ragazzo più votato nel programma televisivo “Most POPULAR”. Quest’anno, ha deciso di mettersi in gioco, creando una troupe cinematografica e lanciarsi su un progetto appartenente al produttore Agostino Catarinella. Tra le esperienze di Dante, un ruolo come attore, nel corto “Non c’è due senza tre” per la regia di Massimiliano Buzzanca, senza dimenticare il film, uscito nelle sale cinematografiche nel 2016, “Tutto può accadere nel villaggio dei miracoli” del regista Di Nenna, dove ha recitato un piccolo ruolo e dove ha svolto anche la mansione di assistente alla produzione. Agostino Catarinella, lo sceneggiatore e produttore del corto, è campione nazionale di Tarantella Montemaranese, attraverso la sua passione, sta riscoprendo e portando avanti le tradizioni della sua amata terra, Montemarano. Ha partecipato a diversi festival nazionali e non, dove si è esibito come ballerino di tarantella, cantautore di serenate e “mattinate”, e come cantante in un’orchestra.

Dante, cosa spinge un regista e un produttore, entrambi giovanissimi, a raccontare in un corto le tradizioni dell’Irpinia? Ci risulta poi, con un cast, in prevalenza, di ultrasettantenni. E’ proprio così?

Le tradizioni, man mano, si stanno perdendo in ogni paese, noi cerchiamo di non farle dimenticare del tutto, salviamo il possibile. Montemarano è il paese più “ricco”, riguardo le tradizioni dell’Irpinia, nostro fine è valorizzarle. Esatto, La maggior parte del cast, compreso la protagonista, è composto da ultrasettantenni, ma anche di giovanissime comparse.

Dante, il corto narra di antiche tradizioni dell’Irpinia, tu e Agostino Catarinella, come vi siete documentati?

Con varie testimonianze raccolte dalle persone più anziane, ascoltando le loro esperienze di vita, così è stato possibile sviluppare in maniera reale la storia. Il Corto, è ambientato interamente nel 1930. Soltanto una persona ne è protagonista, una donna, colei che ha vissuto le vere tradizioni del paese, il tutto riferito a una determinata area geografica, una determinata popolazione e alcune circostanze; infatti, ciascuna delle fasi affronta l’argomento in vari momenti sotto distinte prospettive, vivendo per alcuni istanti valori intangibili della storia e tradizione culturale, rurale, e popolare di Montemarano, un comune della provincia di Avellino. Nel corto, c’è un’alternanza reale e surreale della protagonista, alla fine, scopriremo che non è soltanto lei la protagonista della storia.

Meraviglie D’ENTROTERRA”. Regia di Dante Spiniello; Sceneggiatura di Agostino Catarinella; Aiuto regia, Gennaro Saveriano ; Segretaria Edizione, Simona Masilotti; Fonico è direttore della fotografia, Carlo Giuseppe Trematerra; Operatore e montaggio di Marco Trematerra.

Il Progetto si avvale del Patrocinio del comune di Montemarano e dell’associazione Culturale HYRPUS DOCTUS.

Ersilia Cacace