Slc Cgil su parole direttore Patruno

SLC CGIL Puglia stigmatizza parole del direttore Dipartimento Cultura della Regione. Di Ceglie: “Affermazioni su operatori culturali ennesima umiliazione che subisce il settore”

Apprendiamo a mezzo stampa che il Direttore del Dipartimento Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, avrebbe lanciato pubbliche offese ad operatori e associazioni culturali pugliesi definendoli degli “improvvisati” alla ricerca esclusiva di “risorse pubbliche”, citando invece come modello realtà del territorio come il Festival della Valle D’Itria, di cui abbiamo già denunciato procedure di ingaggio delle maestranze in deroga a regole contrattuali stabilite nei CCNL di riferimento.

Tali affermazioni suonano come l’ennesima umiliazione per tutte quelle imprese e lavoratori pugliesi che in questi anni hanno continuato con enorme fatica a produrre arte e contenuti, con punte di eccellenza indiscutibili, assicurando servizi culturali e di spettacolo ai cittadini, contraendo debiti con le banche e ipotecando i propri beni personali per far fronte ai costi che tali attività comportano per pagare fornitori e maestranze, mentre attendono ancora le risorse del 2017 assegnate tramite complicatissimi bandi che hanno richiesto rendicontazioni e controlli al limite della vessazione. Una condizione, questa, che si è aggravata durante il periodo pandemico per il quale, giustamente, sono state messe in campo, da parte di Stato e Regioni, risorse importanti per salvaguardare coloro che nel settore lavorano con professionalità da molti decenni, le cui attività sono state completamente bloccate.

Ricordiamo al dottor Patruno che la missione dettata dalla Costituzione italiana è quella di sostenere la Cultura con soldi pubblici, non l’intrattenimento con eventi contrassegnati dalla ricchezza dei budget o dal potere di promozione pubblicitaria piuttosto che dalla capacità di destare stimoli culturali come, invece, l’Ente regionale continua a fare da anni attraverso le sue Agenzie, realizzando direttamente manifestazioni commerciali con soldi della Comunità Europea, praticando, nei fatti, una concorrenza sleale verso tutti quei soggetti di impresa che lavorano nel settore.

Ricordiamo, infine, che la Regione continua a pubblicare bandi ed erogare risorse in deroga alla Legge regionale, in assenza di un Assessore e con assegnazioni dirette a festival ed eventi su cui esprimiamo legittimi dubbi di liceità e rispetto delle regole.

Per tutti i motivi esposti, la nostra organizzazione sindacale stigmatizza duramente le dichiarazioni del dottor Patruno, chiedendo con forza il ripristino di Legge e finanziamenti in grado di valorizzare la produzione delle nostre imprese, nonché il patrimonio di competenze e talenti che contribuiscono quotidianamente allo sviluppo dell’identità culturale pugliese e delle realtà locali, anche e soprattutto nei territori più disagiati e periferici.

Questa è la missione del finanziamento pubblico, consapevoli che il vigore e la vitalità della creazione artistica dipendono dal benessere materiale e intellettuale dei professionisti dello spettacolo in quanto individui e in quanto collettività, e che la società non ha solamente il dovere ma tutto l’interesse a sostenere gli artisti, i professionisti e gli operatori del settore.

Nicola Di Ceglie

Segretario generale Slc Cgil Puglia

Slc Cgil Puglia