ILARIA MARCHINI DOCUMENTARISTA e il suo “THE INVASION”

di Ersilia Cacace

di Ersilia Cacace

“The Invasion” è un documentario su una specie molto controversa la nutria. Ed è nato, come dice l’autrice Ilaria Marchini, dall’esigenza di far luce sul tema delle specie animali alloctone (per alloctone, si intende una qualsiasi specie vivente, che possa essere un animale, un vegetale o fungo che, a causa dell’azione dell’uomo -intenzionale o accidentale- si trovi ad abitare e colonizzare un territorio diverso dal suo. Ebbene, l’interessante documentario approfondisce quali eventuali ripercussioni le nutrie possano avere sulla biodiversità e sugli ecosistemi. Nel documentario viene approfondito il caso della nutria (Myocastor coypus), la sua diffusione al di fuori del territorio d’origine, le conseguenze, le problematiche legate alla gestione, le possibili soluzioni.

Conosciamo l’autrice. Ilaria Marchini è nata nel 1982, e vive a Mantova. Si è laureata a Ferrara in Turismo Culturale, con tesi sul documentario etnografico in ambito museale. Parallelamente ha svolto un percorso di studio e di esperienza nel settore del videomaking. Dal 2010 si occupa di riprese, montaggio e post-produzione video per la società Silos Production, con la quale cura inoltre l’ideazione e la stesura di sceneggiature per cortometraggi, spot pubblicitari e videoclip musicali.

Ritornando a “The Invasion” il documentario esamina l’argomento a partire dall’opinione degli esperti, fino ad arrivare alle leggende metropolitane della gente comune e alle storie di alcune nutrie domestiche presenti in Italia.

Ilaria Marchini, come è nata l’idea di realizzare un documentario sulla nutria?

L’idea è nata dalla mia volontà di approfondire questo tema. Io abito nel basso mantovano, la nutria nella mia zona è estremamente diffusa ed è un animale di cui si fa un gran discutere, però al contempo è anche poco conosciuta. Sono in pochi ad esempio a sapere da dove viene e c’è chi ancora si meraviglia quando spiego che è stata importata dal Sud America per gli allevamenti da pelliccia (era il noto “castorino”). Verso la fine degli anni ’60, quando l’attività non rendeva più, gli allevatori le hanno liberate e le hanno immesse nel nostro ambiente. “The Invasion” doveva inizialmente essere un documentario molto breve, però in seguito mi sono resa conto di quanto la questione fosse complessa, quindi ho scelto di trattare l’argomento in modo più approfondito.

Ilaria Marchini, conosciamo tutti le difficoltà per produrre un’opera che possa essere un documentario o un’opera cinematografica. Con quali mezzi hai realizzato il tuo documentario?

Portare avanti questo progetto di documentario indipendente non è stato facile. In alcuni contesti abbiamo riscontrato una certa diffidenza e svariate persone hanno tentato di scoraggiarci. C’è stato anche chi ha deriso il nostro intento, un po’ come se la nutria non avesse pari dignità rispetto ad altri animali. In realtà far conoscere meglio la nutria è un modo per sensibilizzare alle problematiche che riguardano anche tutte le altre specie animali alloctone. E’ importante prevenire il ripetersi di errori analoghi a quelli commessi in passato, per salvaguardare l’integrità dei sistemi ecologici.  Per finanziare la post-produzione dell’audio, le musiche e le animazioni, abbiamo scelto la modalità del crowdfunding (che letteralmente significa “finanziamento dalla folla”). La campagna di raccolta fondi ha avuto un ottimo riscontro: ad aver contribuito sono stati più di 120 sostenitori. “The Invasion” è quindi il risultato di una co-produzione collettiva.

PER CHI VOLESSE ACQUISTARE IL DVD: http://www.distribuzionidalbasso.com/the-invasion/

Ersilia Cacace