PREMI UBU 2014: Vogliamo il Triplete

Cari compagni,

quando succedono cose simili bisogna lasciarsi andare all’entusiasmo giovanile, come sto per fare in questo editoriale. Il piacevole azzardo del gioco e l’orgoglio di sentirmi rappresentato da attori-fuoriclasse mi hanno fatto perdere l’aplomb.

Noi amiamo pienamente questa nostra terra e stimiamo chi lavora affinché essa dia qualche frutto speciale, perciò desideriamo fare un rito propiziatorio per la sera del 15 dicembre, quando nel Piccolo Teatro “Paolo Grassi” di Milano verranno assegnati i premi più prestigiosi agli artisti che lavorano in teatro: stiamo parlando dei Premi UBU 2014, per i quali sono state annunciate venerdì 14 novembre al Teatro Argentina di Roma le terne finaliste. Perché vogliamo fare gli scongiuri? Perché in 4 prestigiose categorie sono stati nominati artisti pugliesi; anche se siamo un poco arrugginiti dall’età e da questi tempi malfermi ci impegneremo a tifare apertamente per loro, nella non segreta speranza che possano vincere il premio e regalarci un segno tangibile che ‘resistere paga’. E ora vi elenchiamo le nomination che ci interessano:

Per la categoria Nuovo attore/attrice o performer (under 35) sono stati scelti dai critici: Fabrizio Falco, Licia Lanera, Marta Pizzigallo. Noi che ci aggiriamo per i palcoscenici regionali ultimamente abbiamo visto perfezionarsi velocemente Licia Lanera che quest’anno è stata cooptata da Luca Ronconi e da poco ha vinto il Premio ‘Duse’, ovvero un enorme riconoscimento culturale. Se Licia confermasse la sua bravura anche con il Premio Ubu non ci farebbe un dispetto. Per la categoria Attore o performer si sfidano 4 interpreti che sanno come lasciare il pubblico stupefatto: Elio De Capitani (Frost/Nixon), Paolo Graziosi (Il ritorno a casa), Roberto Latini (Il servitore di due padroni), Michele Sinisi (Il guaritore). Quest’ultimo è nostro conterraneo, ha fondato il ‘Teatro Minimo’ con Michele Santeramo; le loro facce e nomi sono ormai inconfondibili al pubblico. Per la categoria Migliore novità italiana (o ricerca drammaturgica) leggiamo che ci sono addirittura du nostri candidati su 3 (li abbiamo scritti in grassetto): “Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni” di Daria Deflorian-Antonio Tagliarini. “Il guaritore” di Michele Santeramo. “Namur (o della guerra e dell’amore)” scritto da Antonio tarantino e diretto da Teresa Ludovico.Dunque siamo in una posizione favorevole per festeggiare a breve un successo ampiamente meritato. Noi della SLC-CGIL tifiamo per il Triplete, come fece l’Inter di José Mourinho nel calcio. Non stiamo vagheggiando, né crediamo alla Fortuna. Gli artisti che sosteniamo sono lavoratori, non sono nemmoeno nostri iscritti, ma somigliano a molti nostri tesserati che hanno altrettanta vitalità dirompente, un carriera luminosa e la capacità di aggregare e organizzare la lotta contro lo sfruttamento artistico. Forza ragazzi, forza Licia, Michele, Teresa: il 14 dicembre costringete i giornalisti a parlare di voi. Quel premio soddisfa il vostro amor proprio, e se conquisterete il Triplete scatenerete il finimondo, perché dimostrerete che non è una punizione nascere al sud.

 

nicola-di-cegliedi Nicola Di Ceglie

Nicola Di Ceglie