Archivi Autore: Dino Cassone

“Le streghe son tornate”, un mezzo passo falso per de la Iglesia

Àlex de la Iglesia lo avevamo adorato per i suoi geniali e dissacranti “La comunidad” e “Ballata dell’odio e dell’amore”. Originalità e provocazione i suoi marchi di fabbrica, che pur non mancano in questo ultimo “Le streghe son tornate” (e naturalmente non potevamo che porre l’accento sulla banalità dei distributori italiani, a fronte di un più esplicativo “Le streghe di ...

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Allegra Brigata, quando la passione diventa professione

Ci sono compagnie teatrali che nascono grazie alla passione di calpestare quel legno magico che è il palcoscenico, alla voglia di mettersi in gioco, di calarsi in situazioni emotive talvolta molto lontane dalle proprie. E qui la passione si trasforma in professione, qui sta la grandezza di quelli che diventeranno veri professionisti e che sul quel magico legno trascorreranno la ...

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Le contaminazioni tra letteratura e musica di Maria Grazia Pani

Un libro che racchiude la produzione di quasi un decennio. Parliamo di “TeatrOpera – esperimenti scenici” di Maria Grazia Pani, pubblicato all’inizio di quest’anno da Florestano Edizioni. L’autrice, dopo il diploma in canto lirico, è titolare della Cattedra di Canto al Conservatorio di Monopoli e da qualche tempo si destreggia egregiamente tra la professione di cantante, quella di autrice e ...

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“Le vacanze del piccolo Nicolas”, una scheggia di diamante prezioso

Ci sono piccoli film che pur non trasudando concetti sui “massimi sistemi” riescono a “riempire” e “saziare” anche gli amanti del cinema dal palato più fine. È questo il caso dell’ultima pellicola firmata da Laurent Tirard, “Le vacanze del piccolo Nicolas”, uscito nelle sale italiane a metà aprile. Seguito ideale di quel gioiello che era “Il piccolo Nicolas e i ...

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The Bumps rileggono Morricone nel nuovo disco “Al di sopra di ogni sospetto”

Un trio, Vince Abbracciante (fisarmonica e tastiere), Dado Penta (basso) e Antonio Di Lorenzo (batteria), “nato suonando sul palco” nel 2000. Originariamente con il nome “I Tàngheri”, hanno girato in lungo e largo la penisola tra festival e teatri. Poi, nel 2008, la svolta artistica: il passaggio a una musica suonata con strumenti “vintage”; di qui l’idea di cambiare pelle ...

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“Lettere di uno sconosciuto”, tra poesia e dolore

Abbandonati (speriamo non per molto) i fasti hollywoodiani delle sue ultime produzioni “wuxia” (una sorta di “cappa e spada”), dall’avvincente “Hero” al drammatico “I fiori della guerra” (sul massacro di Nanchino), passando per gli sfavillanti “La foresta dei pugnali volanti” e “La città proibita”, Zhang Yimou ci regala questo piccolo gioiello dal titolo “Lettere di uno sconosciuto”. Opera numero venti ...

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Duo Folksongs, il giusto compromesso tra rielaborazione e novità

Un connubio originale e seducente quello proposto dal Duo Folksongs composto dalla meravigliosa voce da mezzosoprano di Tiziana Portoghese e dai raffinati virtuosismi della fisarmonica di Francesco Palazzo. Un concept disc divenuto uno spettacolo di successo esportato in tutto il globo. Un lungo e appassionante viaggio attraverso la musica popolare mondiale. Da quella spagnola (“Cultivo una rosa blanca”, “Canzonetta Spagnuola” ...

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Roberto Vecchioni, il mercante di sensazioni

Una formula collaudata e gradevole, questo “Musica e parole del prof”, il recital che Roberto Vecchioni sta portando in giro nei teatri di tutta Italia. Ha fatto tappa anche qui in Puglia, a Fasano, compiendo il miracolo del sold out già ad una settimana dall’esibizione. Sul palco, si presenta vestito casual (jeans, maglietta con l’immagine di Arthur Rimbaud e maglione), ...

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“Ameluk”, il vero peccato è non vederlo

Durante la Settimana Santa a Mariotto, nella murgia barese, sono tutti alle prese con i preparativi per la Via Crucis, appuntamento clou oltre che per la campagna elettorale che vedrà eletto il nuovo Sindaco del paese. Accade però che il parrucchiere che da sempre impersona Gesù, subisce un incidente che gli impedirà di esibirsi in pubblico. Al suo posto, il ...

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La natura selvaggia ai tempi di Mao

Ritorno alle avventure di chiaro stampo “animalista” ed “ecologista” per il regista francese Jean-Jacques Annaud, dopo “L’Orso” e “Due fratelli”. E lo fa con un film che pone riparo, dopo tanti anni, allo sgarbo fatto alla Cina con il suo “Sette anni in Tibet”, datato 1987 e che valse al cineasta l’appellativo di “persona non gradita dal regime”. La pellicola, ...

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